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150° Anniversario della ricostruzione del Santuario

 

Cenni storici

Il paese, in cui si situa il Santuario “Santa Maria delle Grazie” è Torre di Ruggiero, un paese, che dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico, spirituale, architettonico, è denso di valenza : umana, religiosa, artistica .
E’ localizzato sulle basse falde del monte Cucco (alt. 958m) nel terzo medio della valle dell’ Ancinale, a sud di Soverato e Chiaravalle, a nord di Serra S. Bruno.
Torre si trova tra il golfo di Squillace, dove l’altopiano delle Serre, va verso Soverato, Satriano e Davoli ,fino al mare Ionio.
Nel corso dei secoli Torre di Ruggiero ebbe una storia gloriosa come si può rilevare dai ruderi esistenti di due ( forse anche tre) monasteri, uno dei Basiliani, dedicato a San Basilio Scamardi’, e l’altro degli Agostiniani che stanno ad attestare anche il fervore religioso di questa popolazione. Con la conquista del territorio Calabrese da parte dei Normanni gli storici evidenziano, in particolar modo, la figura del gran Conte Ruggero che, “pronto di parola, saggio nel consiglio, lungimirante nel trattare gli affari…meritò ogni credito …” soprattutto dal territorio del monte Niciforo e da Squillace (CZ) sino a Reggio.
Il Conte Ruggero si distinse per uno spirito di tolleranza religiosa tanto straordinario per quell’epoca. Per una grande benevolenza e fede cristiana fece costruire nel 1071 un “ oratorium”, luogo di preghiera “ Sub Invocatione Sancte Mariae Gratiarum”. Questo “ Oratorium” venne affidato al monaco Basilio Scamardì nominato archimandrita.
I monaci Basiliani, facendo la loro passeggiata, si recavano in questa piccola loro “dacia” per recitare il rosario…

Lo storico Cappuccino G. Fiore da Cropani, nel suo libro della Calabria illustrata a pag. 263 ha descritto il miracolo dell’apparizione della Beata Vergine Maria alla giovinetta torrese Isabella Cristello. “ Era il 17 Aprile 1677 e ricorrevano le festività Pasquali. Con la compagna Antonina De Luca “entrate dentro la Chiesa presero a supplicare quella Madre delle Grazie, si compiacesse provvedere dei loro bisogni”. Avviatasi la De Luca al rientro a casa, sostante nel tempio “ Vidde Isabella che la Vergine qual è di rilievo col figliuolo in braccio, scesa sul sagro Altare, ivi si pose a sedere, e chiamandola per nome… le raccomandò di raccontare quanto veduto ai Sacerdoti perché voleva essere riverita in quel luogo da molti popoli…Rientrate a casa, Antonina, che aveva pregato per i fratelli impegnati a Milazzo per i tumulti di Messina potè abbracciarli. Il Cappellano Santaguida con il Clero ed il popolo corsero a pregare in Chiesa; il Bambino era raggiante di gioia. I giorni seguenti l’affluenza di Genti “delle due Calabrie” fu strepitosa e si vide operata dalla Vergine un’infinità di miracoli”.    
Il terremoto del 5 febbraio 1783 danneggiò molto il paese, devastando monasteri, chiese ed abitazioni ed anche la piccola chiesa veniva completamente distrutta. Per 70 anni circa qui a Torre non ci furono che ruderi. Il luogo dove sorgeva la chiesa era diventato una fratta piena di rovi e di sterpi. Ma la fede e la devozione dei pellegrini non si affievolì, anzi aumentava col passare degli anni perché quei ruderi rappresentavano un ricordo prezioso ed eloquente della loro fiducia alla Madre Celeste.
Il 10 aprile 1858, sabato dopo Pasqua, il contadino Francesco Arone, lavorando attorno ai  sacri ruderi della Chiesina, assetato e dolorante invocò la Vergine per un po’ d’acqua e con un colpo di zappa proprio nel punto della vecchia fontanella vide zampillare una polla d’acqua sorgiva; si dissetò e cosparse quell’acqua sulle membra doloranti che furono all’istante guariti, e così questo Santuario divenne la piccola Lourdes italiana perché condivide, con questo famoso Santuario, lo stesso anno: 1858; l’ acqua fatta scaturire dalla Vergine e le apparizioni...
Nella stessa notte della Domenica in Albis 10/11 aprile 1858 la giovane Torrese Pascale Luna  e una giovane Serrese sognarono la Madonna con il Bambino in braccio che chiedeva loro la riedificazione della Chiesa. Di buon mattino, all’insaputa l’una dall’altra, si dirigono verso la casa dell’Arciprete Don Marcello Galati, uomo di lunga esperienza Pastorale. Ascoltate ambedue le sognatrici Don Marcello le trova concordi nel racconto e si convince del volere Divino che si era manifestato in quel modo.
Diede inizio ai lavori, e solo in un mese, dicono gli storici, fu costruita la chiesa che venne consacrata l’8 settembre di quello stesso anno. E nel 1861, il 30 giugno, venne portata la statua lignea della Vergine delle Grazie, dono dei Re di Napoli Borboni Ferdinando II, Francesco II  e Vittorio Emanuele II di Savoia  a questa comunità torrese..
Il Santuario, nel corso degli anni , è stato abbellito di affreschi, stucchi, marmi, decorazioni in barocco e dipinti che lo rendono bello ed attraente anche dal punto di vista architettonico e pittorico. Infatti, alle pitture decorative di Carmelo Zimatore da Pizzo Calabro s’aggiungono  quelle di Vincenzo Menichini da Serra San Bruno.
L’area del Santuario si è poi arricchita di una “Casa del pellegrino” che ospita per tutto l’anno gruppi di giovani, di famiglie, di scout provenienti da molte Diocesi e Regioni , una “ Casa d’accoglienza” per ritiri spirituali o giornate di riflessione o week-end di spiritualità e di una” Sala teatro” in via di completamento con circa 200 posti a sedere ed un “Anfiteatro” antistante il Santuario ed un “ Ristorante”.
Il Santuario , che affonda le sue radici su una storia ricca di significato e su un territorio incontro di varie civiltà, sta diventando, sempre di più, segno dei tempi nuovi cioè:

    • luogo dell’accoglienza
    • luogo della Parola
    • luogo dell’incontro sacramentale
    • segno della vera gioia per l’incontro  con i fratelli
    • misteriosa presenza di Cristo e di Maria
    • Santuario vivente che aiuta l’uomo a vivere pienamente la dimensione pasquale: scoprendo la verità dell’uomo, la verità di Dio, facendo esperienza viva della Chiesa nella  carità fraterna.
    • Incontro fra un mondo che cambia e i valori che restano.

     

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    Programma 150 Anniversario

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    Comunicato Stampa Santuario Diocesano “Santa Maria delle Grazie” 
    Torre di Ruggiero (CZ)

    Domenica in Albis
    A conclusione del giorno di Pasqua che di solito comprende non ventiquattro ore, ma l’intera settimana, quindi fino alla Domenica in Albis, i fedeli del Santuario Maria SS. delle Grazie in Torre di Ruggiero, si preparano a dare inizio ai loro pellegrinaggi proprio Domenica in Albis che quest’anno coincide con la domenica 30 marzo.
    Perché proprio questa domenica?
    Perché nella Domenica in Albis si ricorda l’apparizione della Vergine alle due ragazze Torresi nel lontano 17 aprile 1677 e la ricomparsa della fonte della Madonna il 10 aprile 1858 a Francesco Arone.
    Ecco come avvenne l’apparizione. Due giovanette, Isabella Cristello e Antonina De Luca, elevavano la loro preghiera a Dio e alla Vergine Maria, nell’antica chiesetta a Lei dedicata. Un evento prodigioso coinvolge Isabella: vede la Madonna che le dice: “Recati in paese, racconta l’accaduto ed esprimi ai sacerdoti il mio desiderio di essere riverita da popoli vicini e lontani”. Nello stesso giorno il popolo ed alcuni devotissimi sacerdoti videro la Madonna col Divin Bambinello Gesù che volgeva loro sorrisi e sguardi di profonda dolcezza. Col terremoto del 5 febbraio 1783, la chiesetta fu distrutta, la statua e l’acqua della Vergine scomparvero sotto le macerie. Non si affievolì, però, la fede dei popoli verso Maria. Si ricostruì la chiesa che fu inaugurata l’8 settembre 1858. Il 10 aprile dello stesso anno (il sabato che precedeva la domenica in Albis), un contadino torrese di nome Francesco Arone, detto Maccaferro, stava lavorando la terra vicino ai ruderi della chiesetta crollata. Sentendo un’ardente sete, pensò alla fonte che, anticamente, sgorgava in questo luogo e, affossando la zappa nella terra, scaturì uno zampillo d’acqua, al suo sguardo attonito, Quest’ acqua, sgorgata improvvisamente, fa chiamare questo Santuario la “Piccola Lourdes Italiana”, perché condivide, con questo famoso Santuario, lo stesso anno: 1858; l’ acqua fatta scaturire dalla Vergine e le apparizioni...
    Auguri allora a questo bel Santuario per questa festa, ma soprattutto per l’inizio dell’Anno Giubilare che sarà aperto da Sua Ecc.za Mons. Antonio Ciliberti proprio il 10 aprile di quest’anno.

     

     

 

Santuario Diocesano
“Santa Maria delle Grazie”
88060 Torre di Ruggiero (CZ)
Tel. 0967/93450 cell. 338/3362843

scrivi al Santuario: santuariotorre@libero.it

 

Programma 150 Anniversario

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Programma 150 Anniversario

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Programma 150 Anniversario

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