il comune
statuto
sindacoegiunta
consiglio comunale
organizzazione comunale
attiedelibere
bandieconcorsi
servizi
modulistica
regolamenti comunali
turismo e ambiente
la storia
tradizioni

itinerari

ricettività

gastronomia
arti e artigianato
proloco
iniziative
aiuto sociale
valoredonnapiazzevive
link

lineaOr

cerca con
google

nel sito nel web



lineaOr

per visualizzare e stampare
alcuni documenti presenti
sul sito scarica


Adobe Acrobat

 

l

 

Notizia del 22 9 2006

lineaOr

VALORIZZARE LE AREE INTERNE
Di Giuseppe Pitaro, sindaco di Torre di Ruggiero

Ho letto l’intervento del prof. Vito Teti che stimo e quello del collega sindaco di Nardodipace e mi sono detto: adesso, forse, è la volta buona che si accenderà un po’ d’interesse sul destino delle aree interne. Personalmente, essendo sindaco da poco tempo, non ho granchè da aggiungere alle riflessioni di Teti e De Masi che sottoscrivo assieme all’urgenza di aprire un dibattito vero sul ruolo ed il futuro delle aree interne della Calabria. Anzi dico di più: soltanto quando si inizierà ad occuparsi dei problemi dell’entroterra capiremo se la Regione pensa positivo. Vorrei, tuttavia, porre il problema anche da un punto di vista nuovo. E mi spiego. A Torre di Ruggiero(che un’ indagine recente del Centro studi Sintesi per il Sole 24 Ore considera il posto dove vivono le famiglie più povere della Calabria con 6 mila euro all’anno), giungono, per visitare i nostri “beni” ambientali e riflettere sulla vita ( passeggiando, leggendo, lavorando) ogni anno tantissimi stranieri, grazie anche all’esistenza di alcuni agriturismi di qualità. A settembre avrò l’onore di dare la cittadinanza onoraria alla famiglie Wilde (quattro scozzesi simpaticissimi) che l’altro giorno ha comprato un terreno nel mio paese per costruire una casa con piscina (“La casa delle bella quercia”). I Wilde hanno sganciato danaro contante per l’acquisto, incaricato un architetto del luogo e una piccola impresa per l’esecuzione dei lavori; verranno nei periodi di libertà a vivere a Torre di Ruggiero. Il mio impegno perché ciò accadesse è stato relativo, ho soltanto agevolato il processo ed adesso lo esalterò (sperando che anche la Regione se ne accorga) perché mi pare un caso d’ internazionalizzazione della Calabria fondato su concretezze e non sulle solite fumosità. Se nelle aree interne della Calabria giungono gli scozzesi, ma anche gli inglesi ed i tedeschi, è segno che, come mi hanno detto i nostri amici scozzesi, la nostra campagna è splendida, la nostra gente civile ed educata, i nostri artigiani attenti e scrupolosi. La domanda che io pongo al ceto politico calabrese, allora, è la seguente: com’è possibile che le nostre contrade siano conosciute, ed apprezzate, più dagli scozzesi che da noi ? Cosa ci è capitato di cosi orribile da dedicare le nostre risorse umane al fraseggio politico vuoto, alle polemiche infinite sul nulla, e distrarci del tutto dalla valorizzazione dei nostri “tesori” naturalistici? Sono d’accordo col sindaco di Nardodipace sull’urgenza di fare rete. Da soli, noi Comune piccoli, considerata la vastità delle questioni aperte, non ce la possiamo fare. E’ fondamentale che la Regione ( assieme ad un nostro nuovo protagonismo) riscopra un impegno verso la Calabria vera e legiferi considerando le specificità delle aree e consentendo a noi sindaci di vivacizzare i nostri luoghi e non di andare a questuare risorse finanziarie presso questo o quell’altro Assessorato. Accadono in Calabria cose assurde. Non c’è progettualità ecco perché c’è solitudine. E la solitudine delle aree interne come le nostre, si sconfigge ragionando e programmando bene le risorse, soprattutto quelle comunitarie. Da quando sono sindaco, anche abbozzando delle piccole provocazioni, tento di richiamare l’attenzione sui borghi poveri dell’entroterra calabrese, ma senza riuscirci o quasi. L’indifferenza che avverto è un brutto segnale. Mi chiedo: fin quando sarà possibile che la Calabria vada avanti senza occuparsi delle emergenze che i paesi come il mio quotidianamente pongono: fogne che non ci sono, scuole scadenti, informatizzazione scarsa, infrastrutture zero, opportunità per i giovani poco o nulla ? Mi auguro che si inizi a discutere di questi argomenti, attivando un confronto sui problemi anzitutto fra Regione e Comuni circa le cose da fare assieme, coinvolgendo la gente. L’idea di De Masi di fare rete è, pertanto, eccellente; e forse l’occasione per discutere di aree interne ce l’offre già la Lega delle Autonomia Locali che il 15 settembre a Torre di Ruggiero ( simbolo di un entroterra gravemente ferito, si pensi che in 10 anni c’è stato un decremento demografico del 36 per cento) terrà la cerimonia per i suoi 90 anni di vita. Iniziamo a vederci e a parlarci. A far capire che non siamo figli di un Dio minore e sperando che la Regione scelga di esserci.

lineaOr

Notizia letta 1498 volte

<< TORNA ALLA HOMEPAGE

 

paesi,paese,torre di ruggiero,torre ruggiero,
comune calabria,calabria comuni,comune CZ,Catanzaro,provincia CZ,agriturismo,
Ancinale,politica,turismo,storia,viaggiare calabria,
calabria vacanze,ricettivita,comune torre di ruggiero,
comune torre, torre ruggiero,
ruggiero torre,agriturismo Calabria,Calabria agriturismo,
Calabria,
santuario,luogo di culto,pellegrinaggio.pellegrinaggi,
santuario mariano,festa,madonna delle grazie

 

credit rotiroti@alice.it