Notizia del 6 11 2006

DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI TORRE DI RUGGIERO AVV GIUSEPPE PITARO SULLA FINANZIARIA E I TAGLI PREVISTI PER GLI ENTI LOCALI
“Alle parole rigore e liberalizzazioni del Ministro Tommaso Padoa-Schioppa riferite anche ai Comuni andrebbero, però, aggiunte altre due importanti parole....

“Alle parole rigore e liberalizzazioni del Ministro Tommaso Padoa-Schioppa riferite anche ai Comuni andrebbero, però, aggiunte altre due importanti parole: solidarietà e sviluppo, altrimenti si rischia di impoverire definitivamente il pezzo di Paese rappresentato dai piccoli Comuni che già sopporta sulla sua pelle altre gravissime emergenze sociali. Quando il Ministro dell’Economia autorevolmente suggerisce anche a noi Comuni di ridurre le spese anzichè aumentare le entrare per fronteggiare il momento difficile, gli chiederei: a quali spese pensa? E soprattutto se per davvero ha esaminato le condizioni finanziarie dei Comuni dell’entroterra calabrese per esempio, ammesso che l’entroterra calabrese sia parte dei dati economici messi a disposizione del Ministro per assumere le sue scelte. Comuni come il mio, emblematici di una situazione più generale, indicati tra i più poveri del Paese pur disponendo di potenzialità ambientali notevoli, viste le condizioni obiettive in cui versano avrebbero bisogno, piuttosto che di una riduzione delle entrare, di strategia di sviluppo e di investimenti mirati e naturalmente monitorati dall’inizio alla fine. E’ vero che qui un ruolo per il rilancio dell’entroterra calabrese dovrebbe svolgerlo anche la Regione, badando a dare forma e sostanza a processi di risanamento complessivo che pure sono sapientemente indicati nel programma con cui il centrosinistra ha vinto le elezioni, ma se la Regione si dimentica delle aree interne e dei piccoli Comuni, se il Governo, per ragioni generali, taglia i trasferimenti, l’alternativa a me pare la deriva per ogni ipotesi di riscatto dei Comuni, la loro morte annunciata e non ancora ufficializzata. Credo che questa sfida sia molto importante e se siamo tutti d’accordo nel ritenere che l’entroterra calabrese dispone di saperi, storia e risorse economiche ed umane su cui puntare per riaccendere un minimo d’interesse sulla Calabria, non possiamo stare a guardare, qualcosa occorre urgentemente iniziare a fare, perchè le analisi e le ricognizioni servono a poco

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