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Notizia del 24 5 2009

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LA PRIMA MOSTRA SULLA TRASVERSALE DELLE SERRE
43 ANNI DOPO esposta nella sala teatro del Santuario di Torre di Ruggiero venrdi 29 maggio durante l'incontro/dibattito sulla trasversale dello Spirito 43 anni dopo...

Come cambierà la vita dell’area direttamente coinvolta, quando la Trasversale delle Serre sarà terminata?
E’ a questa domanda che risponde l’accurato studio, il primo in assoluto nel suo genere, dell’architetto Domenico Mannella di Serra San Bruno, attraverso suggestive tavole grafiche, disegni originali e illustrazioni che, partendo dalla realtà condizionata da forti indici economici di segno meno, tentano di offrire proiezioni scientifiche sulle possibili evoluzioni turistiche.
Insomma: si tratta della prima mostra sulla Trasversale delle Serre - messa in simbiosi col territorio e da cui si possono iniziare a ricavare le prime ipotesi di sviluppo economico - che potrà essere visitata venerdì 29 maggio presso la Sala Teatro del Santuario di Torre di Ruggiero nel corso dell’incontro/dibattito organizzato da LegAutonomie Calabria e Comune di Torre di Ruggiero per discutere dell’Infrastruttura di cui si parla da 43 anni.
“Nella fase di analisi del territorio e dei suoi fabbisogni ho riscontrato come l'area delle Serre Calabresi è caratterizzata dalla frammentazione e polverizzazione delle realtà comunali e da una urbanizzazione eccessiva della fascia costiera Jonica e Tirenica”, spiega l’architetto Mannella, secondo cui “Le piccole realtà comunali presentano un elevato tasso di spopolamento a causa del fenomeno migratorio verso l’Italia del Nord o verso altri Paesi.
Queste piccole realtà comunali dell'entroterra, per una difficoltà oggettiva di pensare e progettare servizi intercomunali, non hanno un bacino di utenza tale da giustificare iniziative imprenditoriali e/o associative per l'implementazione e gestione di servizi alla persona ed alla comunità”.
Dalla mostra si ricava che la Trasversale delle Serre “riveste un ruolo di primaria importanza nell'ambito del potenziamento delle infrastrutture viarie previste per la Regione Calabria, con le altre due direttrici costiere Statale 106 Jonica ed Autostrada SA-RC, perché costituirà il reticolo viario principale per il potenziamento degli interscambi connessi con le attività dell'area montana. L'intervento – spiega Mannella - mira a superare definitivamente l' annoso problema dell'isolamento di una parte del territorio calabrese che, allo stato attuale, non essendo servito da una efficiente rete infrastrutturale di collegamento, non ha ancora avuto la possibilità di un adeguato sviluppo socio-economico”.
La mostra prende spunto dalla legge 29 marzo 2001 n. 135 (Riforma della legislazione nazionale del turismo) e introduce una importante innovazione contenuta nell'art. 5, laddove si citano i "Sistemi Turistici Locali" mentre delega alle Regioni le funzioni in materia di turismo (Legge Reginale 5 Aprile 2008 N° 8 " Riordino dell'organizzazione turistica regionale). Da qui il tracciato ipotetico che la mostra elabora: un sistema integrato a rete tra aree della costa e aree dell'entroterra. Un’idea di sviluppo dell'area fondata sul binomio turismo-ambiente, “il cui obiettivo, argomenta l’architetto Mannella è: a) rivitalizzare e rigenerare i centri abitati dell'entroterra, nella direzione del recupero del tessuto urbanistico e immobiliare di proprietà pubblica e privata, sostenendo e potenziando i servizi integrati ed intercomunali alla persona ed alla comunità; b) migliorare la qualità di vita potenziando e sostenendo la domanda alla persona ed alla comunità, su scala comunale, intercomunale ed integrati; c) dare in gestione servizi comunali e intercomunale, servizi culturali e sociali; d) promuovere servizi per la fruizione del patrimonio culturale ed ambientale, servizi di trasporto intercomunale per persone con particolare attenzione alle fasce deboli ed alle persone con bisogni speciali; e) promuovere la programmazione di interventi in infrastrutture ed opere pubbliche di riqualificazione dei tessuti urbani dei centri abitati; g) integrazione con interventi a sostegno delle attività economiche private, attivi anche nel settore sociale, che diventino i veri attori della rivitalizzazione e fruizione dei centri abitati”.
La mostra punta, inoltre, sui processo d’ integrazione miranti al “ recupero e riqualificazione del tessuto urbanistico del comprensorio. Il fine è quello di migliorar e valorizzare la percezione e la fruizione degli stessi mediante: a) la creazione di itinerari di collegamento mare-monti; b) la presenza di attività economiche legate alla gestione di servizi alla persona ed alla comunità lungo le direttrici degli itinerari storico-ambientali, ciò qualifica, integra e completa la strategia di sviluppo locale; c) interventi finalizzati a promuovere iniziative di ospitalità diffusa; d) il processo di sviluppo locale legato alla valorizzazione turistica ed ambientale del territorio tende a creare un sistema turistico locale caratterizzato dall'offerta integrata di ospitalità, ristorazione ma anche di servizi per la fruizione di beni culturali e ambientali; e) la riqualificazione della ricettività turistica esistente; f) l’emersione della ricettività turistica sommersa; g) Interventi a sostegno delle attività economiche dei centri storici; h) Interventi a sostegno di iniziative imprenditoriali nel settore dei servizi alla persona ed alla comunità. Capitolo conclusivo della mostra è la sostenibilità ambientale (ridurre al minimo l'impiego delle risorse energetiche non rinnovabili; impiego delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione; uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi e inquinanti; conservare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi; conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche; conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche e culturali; conservare e migliorare la qualità dell'ambiente locale; protezione dell'atmosfera;
Sensibilizzare maggiormente alle problematiche ambientali, sviluppare l'istruzione e la forma-zione in campo ambientale; promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile.

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