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Notizia del 7 12 2009

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COMUNICATO STAMPA
il Comune si chiama fuori dalla Comunità Montana Fossa del Lupo/Versante Jonico...

E’ stata una seduta di consiglio comunale, quella di ieri, presieduta dal sindaco-presidente Giuseppe Pitaro che non ha mancato di regalare quello che si può definire un vero colpo di scena.
Il comune delle pre serre catanzaresi, ha deliberato di uscire dagli scranni dell’ente montano con sede in Chiaravalle Centrale. Potrebbe apparire come un fulmine a ciel sereno questa decisione per chi pur segue le vicende politico – amministrative delle pre serre catanzaresi. In realtà, è una scelta ponderata che ha, come ha avuto modo di ricordare all’assemblea lo stesso sindaco Giuseppe Pitaro, una valutazione di fondo. Il primo cittadino, ha infatti spiegato come in questi ultimi due anni si paventasse la chiusura di diversi enti montani sul territorio nazionale. Di fatto, ha ricordato, “il governo centrale ha deliberato – ha spiegato – come venisse demandato alle regioni il compito di attuare questa legge che, di fatto, sopprime di conseguenza gli enti montani.” A questa situazione, dunque, si è aggiunta come ribadito, quella che può essere definita una vera e propria “chiusura dei rubinetti dal punto di vista economico/finanziario” e per tali ragioni si è scatenato un effetto domino tanto che il taglio dei trasferimenti “ha reso inefficiente quella che doveva essere nei fatti – ha proseguito nella sua analisi Pitaro – l’azione di questi enti volto alla valorizzazione promozione del patrimonio montano stesso.”
Secondo l’amministrazione comunale di Torre di Ruggiero che ha maturato questa scelta e del suo massimo rappresentante “oggi così come si presenta la situazione, manca l’energia finanziaria per far muovere la Fossa del Lupo/Versante jonico creando una grande condizione di disagio economico al di là – ha anche precisato– di quella che può essere la bravura dei singoli politici o amministratori che ne reggono o ne hanno sinora retto le sorti.” Dalla premessa che giustifica, dunque la deliberazione di consiglio comunale il sindaco ha ricordato come “Torre di Ruggiero, a questo punto potrà investire la quota sinora impegnata nell’adesione all’ente montano, in nuovi scenari, per lo sviluppo del territorio montano ricadente nel nostro comune.”
Di fatto è una fase definita “di stallo che fa stare male sia chi governa sia chi partecipa”. Comunità montane imbrigliate da tagli prima e chiusure poi e dunque “non avrebbe avuto senso – ha ribadito ancora – andare a scaldare la poltrona senza poter operare per quello che è il nostro patrimonio: la montagna.” Risalta, questa notizia, aggiungiamo, soprattutto in virtù del fatto che il comune di Torre di Ruggiero ha indiscutibilmente un ruolo cardine all’interno dell’ente montano di Chiaravalle per via della vastità di territorio montano che, leggendo ulteriormente tra le righe della deliberazione di consiglio comunale e le dichiarazioni del sindaco, è un segnale forte e deciso all’attuale situazione creatasi. “Senza dubbio è anche un modo per “svegliare” – ha aggiunto Pitaro – l’ente Regione. Se Torre di Ruggiero non c’è è per quanto è stato illustrato, soprattutto perché ci sono motivazioni fondamentali. Una montagna senza prospettive è un’occasione persa. Così come una Comunità montana senza soldi non ha ragione di essere essendo così relegata ad un vero e proprio carrozzone.”
Dunque, Niente finanziamenti, niente azioni di tutela del territorio. Oggettivamente, è davvero difficile pensare che si possa provare, stando così le cose, ad agire concretamente. Torre di Ruggiero si è già chiamata fuori dal consiglio montano che già a sua volta, mesi addietro ed in seguito al riordino di questi enti, aveva dovuto ridurre il numero dei consiglieri con i relativi consigli comunali chiamati a loro volta a deliberare sui nuovi nominativi che li avrebbero rappresentati. Un gesto “forte” che potrebbe aprire un nuovo e lungo dibattito. Il sindaco Pitaro e la maggioranza si muoveranno, per trovare nuove azioni di tutela, magari con nuove progettazioni per lo sviluppo del proprio territorio montano comunale.

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